La storia di Binasco

Ultima modifica 16 dicembre 2020

Il presente testo è tratto dal libro " Binasco tra storia e leggenda", redatto da Alberto Cuomo, edito da Edizioni Cardano.

Lo storico e geografo domenicano Leandro Alberti (1479-1553) nella sua Descrizione di tutta l'Italia, la più importante opera geografica sulla penisola del XVI secolo,stampata nel 1550, chiamò Binasco "borgata fortificata graziosa e popolosa" e tramandò che il giureconsulto Andrea Alciati (1492- 1550), che possedeva nel paese una magnifica villa, era solito chiamare in lingua latina il borgo ad Bacinas "ai catini", utilizzando il sostantivo di derivazione Gallo-ramanza Baccinum, "vaso recipiente", perché spesso alcuni allevamenti del territorio venivano invasi dalle piene dei numerosi corsi d'acqua che lo attraversavano.

Nel 1565, Bernardo Sacco scrisse che anticamente il villaggio fu così chiamato poiché era punto di fusione tra i confini dei territori di Milano e di Pavia, separati dall'alveo del Ticinello. Binasco, borgo di confine diviso dal fossatum (Ticinello) scavato dai milanesi nel XII secolo, fu considerato per tutto il Medioevo "terra di mezzo". Francesco Cherubini sostenne che vèss a Binasch si diceva a Milano per indicare l'"essere a mezzo di una cosa; essere a mezza strada". Lo stesso tema del toponimo sembrava indicare il numero due, la duplicità del borgo, tagliato dal Ticinello, dal quale si originava la fitta rete di rogge e cavi per l'irrigazione della fertile terra. Tuttavia, questa rete capillare di raccolta e convogliamento idrico a volte non era sufficiente a contenere l'ingrossamento delle acque che, straripando, si versano nella bacinas , o "valli" risparmiando le insulaee o i montes, cioè i dossi.

Attualmente, però, i più accreditati studiosi di toponomastica ritengono che Binasco derivi il proprio nome da bina, che nella lingua locale più antica significava "riparo, palafitta, chiusa", con un nuovo riferimento all'abbondanza delle acque ed alla convivenza con esse da parte dei primi abitanti del territorio. Il Ticinello fu elemento ecologico rilevante per la storia del territorio Binaschino e dei suoi antichissimi insediamenti. Il corso superiore di questo canale, così come lo conosciamo, fu derivato nel Medioevo dalla riva sinistra del Ticino e condotto lungo il confine del territorio milanese da Rosate e Vigonzone e, attraverso Binasco, per Villa Maggiore, Siziano, CAmpo Morto e Cavagnera, con lo scopo di difendere Milano dalle incursioni degli eserciti imperiali e dei Pavesi.

 

La storia di Binasco
08-09-2021
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